Malattia di Fabry: progressione della nefropatia e prevalenza di eventi cardiaci e cerebrovascolari prima della terapia di sostituzione enzimatica


Nella malattia di Fabry, l’accumulo progressivo dei glicolipidi conduce a un danno d’organo; tuttavia l’incidenza di eventi renali, cardiaci e cerebrovascolari non è stata ben definita.

E’ stata condotta una revisione prospettica delle cartelle cliniche di 279 pazienti di sesso maschile e 168 pazienti di sesso femminile.

Gli endpoint predefiniti dello studio hanno incluso progressione della terapia di sostituzione enzimatica.

Il declino della velocità di filtrazione glomerulare ( eGFR ) è stato di –2.93 ml/min/1.73 m(2)/anno per i pazienti maschi e –1.02 per le pazienti femmine.

La prevalenza e la gravità della proteinuria, l’eGFR basale inferiore a 60 ml/min/1.73 m(2) e l’ipertensione erano associate ad una più rapida perdita di velocità di filtrazione glomerulare stimata.

La nefropatia avanzata di Fabry era maggiormente prevalente e si presentava più precocemente tra i maschi che tra le femmine.

Gli eventi cardiaci ( principalmente aritmie, ictus, e attacchi ischemici transitori ) si sono presentati in 49 soggetti ( 11.6% ) di sesso maschile e in 35 ( 8.4% ) di sesso femminile, rispettivamente.

L’età media al momento del decesso di 20 pazienti maschi era di 49.9 anni.

In conclusione, la proteinuria al basale, il ridotto valore di eGFR al basale, l’ipertensione e il genere maschile erano associati ad una più rapida progressione della nefropatia di Fabry.
La velocità di progressione di eGFR può aumentare con l’avanzamento della nefropatia, e può differire tra i sottogruppi di pazienti con malattia di Fabry. ( Xagena2009 )

Schiffmann R et al, Nephrol Dial Transplant 2009; Epub ahead of print


Endo2009 Nefro2009 ML2009 Fabry2009


Indietro

Altri articoli

C'è un crescente interesse nella sostituzione di Alteplase ( Actilyse ) con Tenecteplase ( Metalyse ) come trattamento trombolitico preferito...


Il riconoscimento dei tassi e delle cause di esiti di morte ed eventi cerebrovascolari dopo le procedure di gestione del ritmo...


Gli eventi avversi cardiovascolari e cerebrovascolari ( MACCE ) sono una fonte significativa di morbilità e mortalità perioperatoria dopo la...


Gli alti livelli di acido urico sono in grado di predire in modo indipendente gli eventi avversi cardiovascolari e la...


La fibrillazione atriale è associata a un significativo aumento del rischio di ictus e di mortalità. Non è chiaro se...


Gli anticonvulsivanti di più vecchia generazione che inducono fortemente l’attività del sistema enzimatico citocromo P450 producono alterazioni metaboliche che possono...


E' stato condotto uno studio case-crossover su 24.214 pazienti con ictus inseriti nel National Health Insurance Research Database di Taiwan...


L’attacco ischemico transitorio ( TIA ) è un forte predittore di successivo ictus. L'ormone ipotalamico dello stress copeptina è un...


Esperimenti di laboratorio hanno indicato che le statine riducono la gravità dell’ictus e migliorano i suoi esiti. E’ stata condotta...